Dall’HPV al carcinoma uterino: l’importanza della prevenzione

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Il Papilloma (o HPV) è un virus altamente trasmissibile e rappresenta il primo fattore di rischio per l’insorgenza del tumore al collo dell’utero. Scopri come e perché è importante riconoscere l’infezione da HPV attraverso test di screening per la prevenzione oncologica.


Cos’è il Papilloma Virus

Il Papilloma, conosciuto anche come HPV, è un virus molto diffuso che possiede oltre 100 genotipi identificati: viene trasmesso prevalentemente per via sessuale (ma anche attraverso il contatto diretto con zone lacerate o mucose), e può infettare sia uomini che donne.

Poiché caratterizzato da un’ampia variabilità genetica, il virus dell’HPV è responsabile di diverse condizioni patologiche di pelle e mucose: dalle verruche ai condilomi, fino a lesioni precancerose e displasie che, se non trattate, possono diventare veri e propri tumori.

Le infezioni più gravi da Papilloma Virus sono legate a 12 genotipi HPV-HR con potenziale oncogeno: in caso di trasmissione, è fondamentale determinare di quale ceppo di HPV si tratta.

  • HPV 16 e HPV 18 sono presenti nel 70% dei tumori della cervice uterina;
  • HPV 31, 33, 45, 52 e 58 sono rilevati nel restante 20% dei casi;
  • HPV 6 e HPV 11 sono considerati più a basso rischio.

Come si contrae l’HPV

L’infezione da HPV si contrae principalmente attraverso i rapporti sessuali: la trasmissione avviene quando le cellule virali attive entrano nelle mucose o tramite le lacerazioni della pelle.

Non si può però escludere la trasmissione indiretta, che include il 5% dei casi di infezione: il virus del Papilloma può resistere nell’ambiente e contagiare anche all’interno di luoghi particolarmente frequentati come ospedali, bagni pubblici, spogliatoi o piscine.

In particolare per la donna, il Papilloma Virus rappresenta una delle principali infezioni a livello sessuale: è stimato che 8 donne su 10 siano contagiate da un ceppo virale di HPV almeno una volta nel corso della vita, di cui 1 su 2 con un genotipo ad alto rischio.

Riconoscere un’infezione da HPV dalla sola sintomatologia è particolarmente complesso, poiché la maggior parte delle donne infette non mostra alcun sintomo: di conseguenza, anche la trasmissione si rivela insidiosa, poiché il virus può non causare problemi per molti anni.


Disturbi e sintomatologia

I sintomi dell’infezione da HPV passano spesso inosservati: nell’80% dei casi la paziente non avverte disturbi, o il sistema immunitario riesce a debellare spontaneamente il virus.

Un’infezione che perdura da più di 2 anni può sviluppare diversi effetti patologici, sia lievi che gravi, a seconda della permanenza del virus nell’organismo e dal ceppo trasmesso: HPV 6 e HPV 11 sono i principali responsabili dei condilomi genitali, chiamati anche creste di gallo.

I condilomi sono delle piccole verruche con potenziale oncogeno molto basso, localizzate in genere nell’area genitale (ma anche nella cavità orale o su mani e piedi), non particolarmente dolorose ma altamente infettive: possono in alcuni casi provocare prurito o bruciore.

L’infezione da Papilloma Virus rappresenta comunque il principale fattore di rischio di alcuni carcinomi, tra cui il tumore del collo dell’utero. È importante sapere che, dal contagio alla comparsa delle prime lesioni pre cancerogene, possono passare fino a 5 anni; mentre l’effettivo sviluppo del carcinoma può impiegare fino a 10 o 15 anni dall’infezione.


Il tumore al collo dell’utero

Il carcinoma della cervice uterina si posiziona al quarto posto tra i tumori più frequenti nelle donne: globalmente comprende il 6,5% di tutte le neoplasie diagnosticate nel genere femminile, secondo il rapporto “Global Cancer Statistics 2020” condotto da ACS e IARC.

Il tumore alla cervice uterina è preceduto da alcune alterazioni della mucosa, definite lesioni al collo dell’utero o displasie, che possono progredire lentamente nella forma tumorale: CIN, neoplasie cervicali intraepiteliali o SIL, lesioni intraepiteliali squamose, di basso o di alto grado. In verità, non tutte le lesioni precancerose danno origine al tumore del collo uterino; in molti casi possono regredire spontaneamente o rimanere stabili senza necessità di trattamento.

A differenza delle creste di gallo, l’infezione da HPV che provoca il cancro al collo dell’utero non causa sintomi particolari: l’alterazione della mucosa non si manifesta in modo evidente e gran parte dei soggetti non è al corrente dell’infezione in corso, il che ne facilita la diffusione.

Per questi motivi, la diagnosi precoce dell’infezione da Papilloma Virus nelle donne è estremamente importante per riconoscere le lesioni pre cancerogene del collo dell’utero, intervenire con cure tempestive e ridurre l’insorgenza del tumore della cervice uterina.


L’importanza del Pap Test

Negli ultimi decenni, soprattutto nel nostro paese, è stato fatto molto per lo screening dell’HPV e del tumore associato: oggi disponiamo di strumenti di prevenzione, diagnosi e cura molto efficaci, tanto che la diffusione del carcinoma in Italia si è quasi dimezzata rispetto al passato.

Tra le misure più efficaci per la prevenzione del tumore al collo dell’utero citiamo:

  • Vaccinazione anti-HPV: lo strumento di prevenzione primaria contro le patologie causate dal virus del Papilloma, particolarmente efficace contro i ceppi HPV 16 e HPV 18;
  • Test di screening per il Papilloma: come il Pap Test, l’HPV Test o il Full DNA Pap, che permettono di identificare lesioni al collo dell’utero con potenziale cancerogeno.

Nello specifico, il Pap Test rientra nel piano di screening nazionale come esame più efficace per rilevare il cancro alla cervice uterina: tramite un semplice prelievo della mucosa e delle cellule del collo uterino è possibile ricercare la presenza del virus HPV e dei ceppi ad alto rischio. Un Pap Test positivo cambia in modo sostanziale la prognosi della paziente.

Prevenire la salute ginecologica delle donne è fondamentale, in particolare riguardo al cancro al collo dell’utero: il primo tumore riconosciuto dall’OMS che nasce da un’infezione virale.

Centro Diagnostico Veneto mette a disposizione un team di ginecologi altamente specializzati, offrendo i principali test di screening come il Pap Test e il Full DNA Pap, per individuare precocemente eventuali anomalie e prevenire lo sviluppo del cancro alla cervice uterina.

Grazie all’utilizzo di tecniche diagnostiche e terapeutiche all’avanguardia, la nostra équipe è in grado di garantire diagnosi e cura del tumore al collo dell’utero in modo tempestivo e mirato: gli specialisti CDVS sono pronti ad assistere le pazienti con la massima professionalità e competenza, per assicurare la massima prevenzione oncologica e ginecologica femminile.

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