La “Scatola Azzurra”: un luogo per creare e crearsi

Premessa

I bambini di oggi, un po’ per necessità di tempo e un po’ per la riduzione degli spazi verdi nelle nostre città, sono messi a contatto, fin da piccolissimi, con dei materiali e giochi appositamente costruiti per essere utilizzati secondo modalità prestabilite dai costruttori. Questi giochi però, molto spesso non lasciano spazio alla fantasia e alla creatività di ciascun bambino e difficilmente ne stimolano la manipolazione e la motricità.

In sintonia con l’approccio psicomotorio e mindfulness, l’uso della scatola azzurra come strumento educativo e/o terapeutico vuole essere un’opportunità di scoperta e di contatto con la sabbia e i materiali naturali attraverso la mediazione del proprio corpo.

La scelta di questo strumento nasce dal principio che la sabbia possa essere per il bambino un “luogo” in cui mettere la propria parte emotiva, in una fase della crescita in cui non sempre il linguaggio verbale è ancora ben sviluppato, una fase però importante e decisiva per l’espressione e la comunicazione del proprio sentire.

Come dice Dora Kalff, psicanalista del secolo scorso e allieva di K Jung:

“Oggi noi siamo allontanati dagli elementi naturali: siamo immersi in un mondo di parole, di oggetti, di macchine ed allontanati dalle nostre emozioni… è importante il contatto diretto con l’elemento (terra, sabbia) per riprendere il contatto con le nostre emozioni”

Perché Scatola “Azzurra”?

L’azzurro è il colore che evoca il mare, l’oceano, l’inconscio.

La sabbia è elemento di confine tra terra e mare e diventa un mezzo per esprimere se stessi.

Nella scatola il bambino può giocare a lungo con sabbia, conchiglie, sassi, rami etc e può scegliere liberamente il materiale per creare i propri scenari.

La scatola, delimitata fisicamente dalle pareti, aiuta a far comprendere ai bambini che, sebbene lo spazio per esprimere la propria fantasia sia ridotto, al suo interno rimane inalterata la libertà di creazione. Con le proprie mani possono creare le prime composizioni e dar voce a piccole narrazioni significative.

Il terapista ascolta e documenta quello che viene raccontato dai bambini, prima con l’uso del proprio corpo, poi creando le prime composizioni e infine narrando le proprie“storie”.

A partire dai loro racconti può sostenere i bambini nell’evoluzione dell’intelligenza emotiva, nella conquista di nuove strategie di problem solving, nella capacità di osservare e vedere le cose da diversi punti di vista rispetto a quello di partenza.

Metodologia

Per garantire ad ogni bambino un percorso che lo faccia sentire accolto e valorizzato per la sua unicità ed originalità e che lo veda protagonista attivo del proprio percorso di maturazione e di crescita, viene dato ampio spazio all’esplorazione: i bambini possono fare esperienza diretta con le cose, guardare con i loro occhi e toccare con le loro mani, soddisfare la propria curiosità facendo domande e ricevendo spiegazioni.

Non vengono date “consegne direttive”, il terapista accompagna e guida i bambini nelle loro esplorazioni, scoperte, acquisizioni di competenze ed espressione emotiva, favorendo l’ampliamento delle capacità relazionali, regolando i propri stati emotivi e sintonizzandoli con quelli dell’altro attraverso la comunicazione verbale e corporea.

La narrazione è la presa di coscienza di eventi interni a noi ed esterni e la ‘scatola azzurra’ diviene uno dei luoghi privilegiati per elaborare i propri vissuti, uno spazio di riflessione, di concentrazione e di silenzio, dove si è in profonda comunicazione con il sé, in un atto che da dialogo e narrazione interiori diviene dialogo e narrazione con il mondo

Movimento di Cooperazione Educativa

La proposta della “scatola azzurra” è accompagnata da un sottofondo musicale dai toni rilassanti ed è preceduta da un “rituale” di apertura: una filastrocca o una storia aiuterà i bambini a prepararsi per entrare nel mondo della scatola azzurra. Nel “rituale” di chiusura vengono proposte tecniche di mindfulness che aiutano i bambini a ritornare alla routine quotidiana.

Obiettivi dello strumento:

  • conoscere e fare esperienza di materiali naturali diversi tra loro;
  • sperimentare nuovi schemi motori;
  • provare l’esperienza di realizzare una creazione che abbia per loro un significato;
  • arricchire il proprio linguaggio corporeo e verbale soprattutto a livello emotivo;
  • apprendere a narrare una storia o un avvenimento;
  • divenire più consapevoli dei propri vissuti.

Dr.ssa Roberta Girardi

Psicologa e Psicomotricista, abilitata alla Pratica Psicomotoria

Aucouturier (Scuola Arpaf di Bassano del Grappa, Ente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione)

Abilitata come coach di intelligenza emotiva attraverso la Mindfulness (corso base e corso di perfezionamento presso il Centro di Psicologia e Psicoterapia Funzionale di Padova)

Mediatrice Feuerstein Programma di Arricchimento Strumentale BASIC (PAS-Basic 1 livello)

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