
Negli anni molte nostre abitudini sono cambiate, come i ritmi lavorativi, che sono diventati più serrati, tanto da dover trascorrere molte ore fuori da casa e consumare dei pranzi frugali, spesso ricchi di condimenti inutili e poveri dei nutrimenti necessari. Parallelamente, l’industria alimentare ha fatto passi da gigante: da una parte soddisfacendo il bisogno di pasti veloci ma, dall’altra, introducendo una larga varietà di ingredienti non sempre benefici per l’uomo.
In primis, non possiamo non citare lo zucchero, che ha invaso in modo preponderante le tavole degli italiani, essendo presente anche negli alimenti meno sospettabili come i cibi salati.
Sicuramente il suo utilizzo è molto appagante per il palato, tuttavia lo zucchero risulta il principale responsabile delle moderne malattie a base infiammatoria. Elevati consumi dello stesso (il cui limite massimo di assunzione è di gran lunga superato dalla maggior parte della popolazione) comportano delle reazioni a cascata che generano e alimentano continuamente il “fuoco” dell’infiammazione, elemento comune a molte patologie.
Per cui, saper scegliere cosa mangiare aiuta a controllare maggiormente determinati quadri di malattia e aiuta a prevenire la salute di tutti, adulti e piccini, troppo spesso circondati da messaggi pubblicitari molto poco salutari.